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Novembre 21, 2024

Paura dolore?

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Paura del dolore?

30 MINUTI DOPO L’INTERVENTO DI IMPLANTOLOGIA DENTALE A CARICO IMMEDIATO CON DENTI FISSI IN 24 ORE SENZA GENGIVA: CHIEDIAMO AL PAZIENTE

HAI SENTITO DOLORE? COSA RISPONDERA’?

Intervento del nostro paziente riabilitazione due arcate dentali fisse a carico immediato senza gengiva

Per i pazienti che manifestano un importante grado di ansia, tale da interferire con le cure del dentista e con lo stesso benessere personale, presso le nostra sedi è in uso la sedazione cosciente endovenosa e con la mascherina, Protossido D’azoto.

L’ansia, che poi può essere percepita più severamente come “fobia da dentista”, la si può vincere facilmente e direttamente in studio, mettendo in atto procedure terapeutiche non invasive e asintomatiche.

La sedazione cosciente è una tecnica che permette di ottenere un completo stato di benessere mediante la somministrazione di farmaci (benzodiazepine) attivi sul sistema nervoso centrale e dotati di attività sedativa.

  • Presso le nostre sedi offriamo al paziente odontofobico, qualsiasi cura e servizio per alleviare, sino ad eliminare la paura del dentista.
  • Successivamente il posizionamento di uno spray che addormenta tutta la zona della gengiva si procede, con la puntura del classico anestetico.
  • Sedazione cosciente con protossido d’azoto, tramite gas mascherina.
  • Sedazione cosciente endovenosa con supporto di medico anestesista, che monitorerà tutto il tempo dell’intervento di implantologia dentale.

1 SEDAZIONE COSCIENTE ENDOVENOSA CHE COSA E’? COME FUNZIONA?

La sedazione cosciente endovenosa è una metodo anestetico innovativa che permette di eliminare il dolore dell’intervento senza la necessità di addormentare completamente il paziente.
Questa capacità la rende probabilmente la migliore soluzione anestetica esistente. Il paziente, grazie a questa tecnica di sedazione, non sente il dolore, ma rimane abbastanza cosciente da collaborare alla buona riuscita dell’intervento seguendo i consigli del medico.

La sedazione cosciente rappresenta una rivoluzione nell’ambito dell’anestesia, perché agisce sulla sfera psicologica del paziente e ne elimina la paura del dolore, facendolo avvicinare alle pratiche mediche. La collaborazione del paziente, inoltre, permette al chirurgo di intervenire in assoluta tranquillità e di dialogare con lui consigliandogli le posizioni corrette da tenere per la buona riuscita dell’intervento.

2 SEDAZIONE COSCIENTE CON PROTOSSIDO D’AZOTO CHE COSA E’? COME FUNZIONA?

La sedazione cosciente con protossido d’azoto e ossigeno è una tecnica tipicamente adatta alla odontoiatria. Si applica a prevenire o curare l’ansia del dentista ad OGNI ETA’.

Nel nostro studio, grazie alla sedazione cosciente con protossido di azoto e ossigeno, non trascurerai più i tuoi denti per colpa dell’ansia e riceverai tutte le cure di cui hai bisogno serenamente. La sedazione cosciente con protossido di azoto è una tecnica innovativa che non ha alcuna controindicazione, non è invasiva ed è adatta a tutte le età. Gli unici casi in cui non è possibile praticarla è con pazienti nei primi tre mesi di gravidanza o con gravi problemi di respirazione. Attraverso una mascherina il paziente respira protossido di azoto e ossigeno miscelati in base a suoi parametri personali (peso, età, durata dell’intervento). Già dalle prime inalazioni il paziente si sente più rilassato e tranquillo rimanendo però vigile e quindi in grado di collaborare con il dentista.

La sedazione cosciente con protossido d’azoto in odontoiatria ha il duplice scopo di tranquillizzare i soggetti ansiosi e di aumentare il grado di tolleranza del dolore.

Il paziente così sedato, continua ad essere vigile ma profondamente rilassato pronto per affrontare la seduta in totale rilassatezza fisica e mentale e senza avvertire alcun male.

Allo stesso tempo, l’odontoiatra può avere la totale collaborazione del paziente.

Sedazione cosciente per persone ansiose

Nell’immaginario collettivo il dentista è sinonimo di patimenti e dolore. tutte le volte che si dice a qualcuno: “devo andare dal dentista”, è possibile notare sul viso dell’interlocutore un’espressione che ne rivela la sensazione associata a qualcosa di poco piacevole se non addirittura di panico.

Alcune persone particolarmente ansiose, una volta sedute sulla poltrona del dentista, manifestano sintomi inequivocabili: ansia, accentuata sudorazione, tremore, fino ad arrivare ad attacchi di panico o a veri e propri collassi (svenimenti). Per dirla con una parola sola, siamo davanti a forme diverse di “odontofobia” ovvero “paura del dentista”.

Protossido di azoto

La soluzione ai problemi descritti in precedenza deriva dalla sedazione cosciente con protossido di azoto ovvero un gas inalabile già utilizzato in passato per le sue proprietà sedative o analgesiche, forse messo da parte dopo l’introduzione degli anestetici locali iniettabili ma riscoperto e tornato alla ribalta per le sue proprietà ansiolitiche.

Come avviene la sedazione cosciente con protossido d’azoto ?

Una volta che il paziente è sulla poltrona, il medico gli applica una mascherina nasale la quale veicola una miscela di ossigeno e protossido di azoto. Il paziente non deve fare altro che respirare normalmente. Dopo neanche un minuto l’effetto ansiolitico fa il suo effetto ed il paziente comincia a sentirsi profondamente rilassato, alcuni preferiscono socchiudere gli occhi ma non per stanchezza bensì come conseguenza della sicurezza infusa.

Anche l’effetto anestetizzante della sedazione cosciente scende in campo e la sensibilità al dolore si abbassa notevolmente tanto che, se il trattamento necessita di ulteriore anestesia locale per infiltrazione (con siringa ed ago), il paziente non avvertirà neanche la puntura dell’ago.

Per i bambini

I bambini sono pazienti molto particolari poiché più che paura del dolore, essi manifestano la paura nei confronti del dentista e di ciò che andrà a fare loro. Molto spesso capita che il piccolo paziente debba essere sottoposto alla cura mininvasiva di una semplice carie superficiale e conseguente otturazione ovvero un’operazione che l’odontoiatra può portare a temine in una decina di minuti o poco più e quasi totalmente priva di dolore anche senza anestesia. In questo caso però entra in gioco l’età del paziente e quindi la scarsa capacità di valutare il fastidio o dolore e di tollerarlo.

La sedazione cosciente aiuta il bimbo a rilassarsi a non sentire alcun male ed a non rendersi conto della quantità di tempo che effettivamente sta passando. Oltre che per i bambini, la sedazione cosciente è indicata per quei particolari portatori di handicap per cui risulterebbe molto difficoltoso riuscire a restare fermi anche se per poche decine di minuti nonostante la collaborazioni di genitori o parenti.

Sedazione cosciente in gravidanza

Generalmente si sconsiglia alle donne in stato interessante di sottoporsi a cure che prevedano l’utilizzo dell’anestesia tramite inalazione come la sedazione cosciente almeno per i primi 3 mesi di gravidanza. In alcuni specifici casi, inoltre, è opportuno attendere il periodo post parto. In ogni caso è sempre bene chiedere il consiglio del ginecologo che segue la gestante ed informare il dentista del proprio stato di gravidanza.

Quanto dura l’anestesia ?

Subito dopo la seduta l’anestesia può essere smaltita in due modi differenti: velocemente (il medico modifica la miscela del gas che da ossigeno e protossido d’azoto diventa solo ossigeno); oppure in maniera leggermente più lenta e graduale, lasciando respirare il paziente in modo assolutamente normale senza mascherina. In questo caso l’anestesia dura per il tempo strettamente necessario all’odontoiatra per effettuare le curare del caso ai denti del paziente.

Effetti collaterali del protossido d’azoto

A tutt’oggi non si conoscono casi di effetti collaterali o allergie a tale tipo di anestesia.
Non causa allergie, non è tossica, non viene metabolizzata e l’organismo è in grado di smaltirla attraverso la semplice respirazione.
Il paziente, dopo le cure, può tornare immediatamente alle normali attività giornaliere senza la sensazione di gonfiore proprio dell’anestesia locale iniettata con normale siringa ad ago, senza accusare insensibilità alla zona trattata e quindi senza il rischio di mordersi labbra o guance nel parlare o mangiare.

POI ESEGUIAMO SEMPRE L’ANESTESIA DETTA “ORDINARIA” AL NOSTRO PAZIENTE DURANTE GLI INTERVENTI DI IMPLANTOLOGIA DNETALE – PERCHE’ NON DEVE PROVARE O SENTIRE ALCUN DOLORE

L’anestesia del dentista è quasi sempre locale, solo in rari casi totale, ma può essere effettuata in differenti modi: spray o in gel, con o senza ago detta anche needle free.

Quando il paziente è molto ansioso, oltre all’anestesia, il dentista prescrive l’assunzione di tranquillanti (ad esempio: benzodiazepine).

Nei casi di persone con disabilità, bambini non collaborativi o soggetti fobici (coloro che hanno la fobia del dentista) è consigliato l’impiego della sedazione cosciente con protossido d’azoto o in vena.

Anestesia locale spray o in gel

L’anestesia locale effettuata tramite spray o gel è utilizzata dai dentisti per intervenire in quelle situazioni in cui l’utilizzo della siringa ad ago sarebbe particolarmente doloroso.

Pensiamo alla cura della gengivite in cui i tessuti a ridosso dei denti potrebbero risultare particolarmente infiammati, rigonfi e che quindi provocano un diverso grado di dolore il più delle volte acuto, l’idea che in essi venga infilato un ago non è delle più tranquillizzanti.

Tali farmaci ad effetto analgesico possono essere applicati alla parte da trattare attraverso un apposito dispenser oppure con l’utilizzo di un comune cotton-fioc (bastoncino con un fiocco di cotone all’estremità).

Va sottolineato che il grado di anestesia locale ottenuto permette la rimozione del tartaro (detartrasi) e della placca senza provocare ulteriore dolore al paziente inoltre è utilizzabile anche nella procedura di levigatura delle radici.

Alcuni dentisti utilizzano lo spray o il gel per desensibilizzare la sola zona in cui devono inserire l’ago della per l’anestesia vera e propria.
Trattandosi di un effetto sedativo piuttosto blando, non è possibile spingersi oltre ai casi già elencati per l’utilizzo di tali presidi.

Anestesia con ago in odontoiatria

L’anestesia locale indotta tramite l’infiltrazione del farmaco anestetico attraverso l’utilizzo di una siringa con ago è la classica e tanto temuta pratica che tutti conosciamo, chi più chi meno.
Approfondendo il discorso, scopriamo che esistono diverse metodiche che il dentista può utilizzare per “addormentare” la parte che è oggetto del suo lavoro:

Anestesia d’infiltrazione

Il liquido anestetico viene iniettato proprio sotto il dente su cui si deve intervenire senza desensibilizzare aree non interessate.

Anestesia locale tronculare o blocco nervoso

Il dentista individua zone ben specifiche all’interno del cavo orale in cu iniettare il farmaco anestetico proprio per “addormentare” un’area più estesa rispetto al caso visto in precedenza ovvero quanto l’odontoiatra si trova a dover trattare più denti contigui nella stessa seduta.

Anestesia locale intraligamentosa

Possiamo genericamente dire che la intraligamentosa è una valida alternativa alla tronculare in quei casi in cui si temono emorragie che potrebbero causare seri problemi soprattutto in quei soggetti con problemi di coagulazione del sangue (emofiliaci).
All’occorrenza l’anestesia intraligamentosa può essere praticata con siringhe normali tuttavia esistono sul mercato siringhe costruite appositamente.

Anestesia locale intrapulpare

Durante la devitalizzazione od il trattamento di una pulpite può capitare che il paziente avverta ancora qualche fastidio o leggero dolore nonostante l’anestetico infiltrato prima di dare inizio alla seduta, in termine tecnico si dice che siamo in presenza di sensibilità residua del dente.

In questo specifico caso il dentista può procedere iniettando l’anestetico direttamente all’interno del dente passando per l’apertura eseguita sulla corona.

Alcune persone temono questo tipo di anestesia poiché immaginano che l’ago della siringa andrà ad affondare nel punto esatto in cui ha origine il loro dolore acutizzandolo. Tutti coloro che leggono questo articolo posso stare tranquilli poiché si tratta di un dolore assolutamente sopportabile smorzato dalla precedente anestesia inoltre, bastano solo poche gocce di farmaco per ottenere l’effetto desiderato.

Anestesia senza ago (needle free)

Una delle pratiche poste in essere dal dentista maggiormente temuta è sicuramente il momento dell’anestesia poiché nell’immaginario collettivo è associata all’idea che un ago vada ad essere conficcato all’interno dei tessuti dolenti.

Oggi tutto questo può essere tranquillamento superato poiché è stata inventata e già commercializzata la siringa senza ago.
La domanda che sorge spontanea può essere quella di chiedersi come fa l’anestetico a passare dalla siringa alla zona in cui l’odontoiatra desidera inocularlo.
La siringa senza ago può essere pensata come una pistola ad aria compressa che sfrutta un apposito gas per “sparare” il farmaco contro i tessuti i quali si lasciano permeare senza riportare danni.

Andando per gradi, il dentista prepara la siringa senza ago caricando sia il liquido anestetico che il gas, appoggia una delle estremità dello strumento all’interno del cavo orale nella zona in cui desidera desensibilizzare e non fa altro che premere un piccolo bottoncino posto sulla siringa stessa. L’unico fastidio che il paziente sente, è il rumore prodotto dal gas che spinge l’anestetico.